venerdì 3 giugno 2022

Segnalazione: "Erika e il mistero della regina delle fate" di Roberta De Tomi


TITOLO: Erika e il mistero della regina delle fate
AUTORE: Roberta De Tomi
GENERE: Libri per ragazzi
CASA EDITRICE: Amazon

TRAMA
Erika è una bambina timida, intuitiva e vittima di bullismo a scuola, alle prese con una scoperta: nell’esplorare la golena del fiume di Villanova, ridente località di provincia in cui abita con i genitori e nonna Loretta, scopre, con gli amici del Fab Four Train - Viola, Giuppy e Vale - una rimessa da cui provengono degli strani rumori. Intanto la nonna riceve una telefonata che a Erika suona come minacciosa.
Qualche velo inizia a cadere quando Loretta le affida una chiave. Con essa, la bambina apre il lucchetto che sigilla la porta della rimessa sita nella golena.
Lì, Erika e gli amici del Fab Four Train si imbattono nella Regina delle Fate, una bambina che ha qualcosa di magico, in realtà affetta da una forma di autismo. Erika riesce a entrare in contatto con lei, grazie alla sua fantasia e alla rara capacità di capire le persone. Da qui, scatta l’avventura, sulle note di un carillon che sembra celare un prezioso tesoro, oltre che il collegamento a un passato tenuto nascosto dalla stessa Loretta.
Chi è la Regina delle Fate? E che ruolo avrà, Erika, negli accadimenti?

ESTRATTO
Ci addentrammo nell’argine. E lì trovammo…
Erika sollevò gli occhi dal quaderno. Guardò fuori dalla finestra.
Da alcuni giorni, era tutto così bello nel paese di Villanova. Il sole, giallo come l’estate, le gemme sugli alberi, i giardini traboccanti di verde e colori.
Com’era accaduto i pomeriggi precedenti, i bambini a quell’ora si erano già riversati sulle strade, a giocare. Tutti in maniche corte, malgrado fosse fine marzo. Tutti ad abbandonare Minecrafte Crash Bandocoot N. Sane Trilogy, liberi dalle consolle e dagli schermi.
Anche lei non vedeva l’ora di uscire; ma prima venivano i compiti. Ogni tanto alzava gli occhi dal quaderno per immaginare i giochi dei bambini, dietro alla tenda. Melissa, la più bionda della classe, sapeva leggere l’aletiometro come la mitica Lyra. Poi c’erano i ragazzi di Villanova Magica. Muniti di bastoncini, combattevano a suon di incantesimi contro i Gas-Stregoni che volevano sporcare la Terra.
Erika sollevò la matita gialla e nera. La agitò emettendo un sibilo. La girò, dicendo ad alta voce: Autoscribo. La lasciò andare, con gli occhi pieni di speranza, ma purtroppo quella non obbedì al suo comando: sul foglio era rimasta l’operazione, incompleta.
58 + 13 + 12 =
Poi? Cosa doveva fare?

DOVE TROVARLO (NEGOZI PRINCIPALI)
Amazon

L’AUTORE
"Ma... è un nome d'arte? De Tomi. I tomi... tu li scrivi."
"No, è il mio cognome."
Un segno del destino, al di là dell'origine laziale con l'aneddoto di un nobile decaduto emigrato in Veneto, regione di nascita del nonno paterno, poi approdato in Emilia. Tralascio sulle vicende di guerra e sul boom economico durante il quale i miei sono nati, e arrivo agli anni Ottanta. 1981. Fatti dell'anno: Diana Spencer sposa il principe Carlo d'Inghilterra. Muore Rino Gateano. Sequestro Dozier. L'attentato a Papa Wojtyla.
7 settembre: nasco io. Stesso giorno di Dario Argento, non chiedetemi perché faccio questa connessione.
Alle Elementari ero la prima della classe. Bella forza, erano le Elementari! Il Liceo è il banco di prova e in effetti non ero una delle migliori (sempre con questo senso della competizione che castra la creatività!) La rivincita, al DAMS. Volevo diventare un critico teatrale: di questa aspirazione è rimasto il senso critico, al punto da risultare una pignola che spacca i capelli in sei. Per il resto la strada è cambiata.
Dopo diversi anni di nuoto sincronizzato nel giornalismo e, dopo aver coordinato la redazione di una testata di settore, mi sono occupata della gestione di uffici stampa. Provate voi a dare indicazioni ai giornalisti che ti scambiano per una vigilessa urbana ma in abiti civili!
Poi sono stata nello staff di festival ed eventi nel ruolo di organizzatrice, ho ideato e organizzato Words! finalizzato a sostenere autori e autrici esordienti e/o legati/e a circuiti editoriali indipendenti, senza trascurare autori e autrici mainstream. Ho collaborato con diversi blog letterari, per cui ho realizzato recensioni e interviste. Ho lavorato anche in un Ufficio Cultura, ma l'amministrativo non fa per me. Nel 2019 inizio a insegnare scrittura creativa. Un amore a prima vista con i miei allievi. E con il resto.

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