TITOLO: Megan de Maris e il
fuoco di Exendil
AUTORE: Teresa Solari
GENERE: Fantasy
CASA EDITRICE: Kazabo Italia
TRAMA
Proprio quest'anno che è capo
squadriglia, Megan non potrà andare al campo estivo del suo reparto scout...
Sua zia Tess è scomparsa dopo
un'alluvione catastrofica nello Sri Lanka, dove si trovava in vacanza.
Megan è così dovuta partire per la
California insieme a mamma e papà. Qui infatti, e precisamente a San Diego,
abitava sua zia, e qui la famiglia si trasferisce temporaneamente per prendersi
cura delle pratiche relative alla sua scomparsa. La sedicenne Megan, sebbene
profondamente addolorata per la perdita della zia alla quale era molto legata,
accoglie con entusiasmo la sua nuova vita negli Stati Uniti, pronta a fare
tesoro di questa nuova esperienza.
Ma zia Tess si è lasciata alle
spalle molto più di una casa e una vita in California: esplorando la soffitta
della sua nuova dimora, Megan scopre la cartella clinica di un paziente
psichiatrico scomparso e la traduzione di parte di un antico manoscritto, che
le aprono le porte di un mondo nuovo... Porte che forse non potranno più essere
chiuse.
Questo mondo, Diaspheria, è fatto
di passioni, guerra e magia, ed è stretto nella morsa di una lotta fra bene e
male. Ma Megan scoprirà che bene e male non sono sempre ciò che sembrano: si
renderà conto che forze oscure sono all'opera in Diaspheria e non è possibile
fidarsi di nessuno. Dovrà attingere a tutto il coraggio, l'ottimismo, lo
spirito di solidarietà e il senso pratico che anni di scoutismo le hanno
impartito per essere d'aiuto ai suoi nuovi amici. Insieme si daranno da fare
clandestinamente per manovrare gli esiti della guerra imminente e ostacolare i
piani di una mente diabolica intenta ad appropriarsi di un'arma di potere
assoluto...
ESTRATTO
“Bene, Megan, su, ora vieni con me, mia moglie sarà lieta di
incontrarti… E per favore, niente formalità. È vero che ho duecentosei anni e
sono il capo del villaggio, ma così mi fai sentire proprio un vecchio
barbogio!”
Prese Megan a braccetto e seguendo un sentiero che si snodava fra le
case del villaggio la condusse verso la sua abitazione. Attorno a loro,
intanto, molti abitanti di Selbis si apprestavano a iniziare la loro giornata.
Megan ebbe l’impressione che fossero tutti molto mattinieri, perché la luce, in
quello strano cielo, pareva ancora molto fioca. Vero che, non potendo scorgere
nulla che potesse essere paragonato al sole, era difficile per lei farsi
un’idea di che ora fosse. Il suo orologio, poi, doveva essersi fermato e non
poteva esserle di nessun aiuto. Molti Tizi uscivano di casa con cavalletti da
artista, pennelli e tubetti di colori; altri avevano una specie di zaino sulle
spalle ed un bastone da passeggio in mano; altri ancora sembravano accordare
degli strumenti, stando ai suoni che si sentivano provenire dalle case. Megan
pensò che forse era capitata in Leutizia in un giorno di festa, e chiese al suo
compagno:
“Hobis, dimmi, che cosa si festeggia oggi, qui in Leutizia?”
Lui la guardò con aria interrogativa. “Nulla di speciale, per quello
che ne so. Perché me lo chiedi?”
“Beh, mi pare che tutti si stiano preparando per una giornata di
vacanza. Guarda ad esempio quel signore, là in mezzo a quel campo che dipinge,
o quella donna che raccoglie fiori, o ancora quei bambini che escono di casa
con un pallone. Dalle mie parti, questo avrebbe tutta l’aria di essere un
giorno di festa!”
Hobis sorrise e annuì col capo, facendo ondeggiare sul petto la sua
lunga barba bianca.
“Ah, ora capisco che cosa intendi. Certo, tu vieni dalla Terra, e
laggiù le cose che la gente ama fare vengono relegate a pochi momenti, come
quelli che tu chiami i giorni di vacanza. Ma vedi, qui in Leutizia le cose
vanno diversamente. Da tempo immemorabile, ormai, i nostri maghi protettori ci
permettono di vivere una vita meravigliosa. Siamo isolati dal resto del nostro
mondo, che chiamiamo il Terzo Emisfero, e nessuno sa della nostra esistenza.
Per questo non dobbiamo preoccuparci di alcuna minaccia da parte dei popoli
confinanti. E quanto ai nostri bisogni materiali, che in verità sono molto
pochi, la terra di Leutizia è così feconda che non dobbiamo darci troppo da fare
per coltivarla. Alcuni di noi sono agricoltori appassionati, e con poca fatica
sono in grado di ottenere messi molto abbondanti che soddisfano il fabbisogno
di tutti. Gli alberi ci danno ogni sorta di frutto, il bestiame si moltiplica
senza fatica, e così via. Sì, lo so, sulla Terra le cose vanno diversamente,
bisogna faticare per vivere... Ma qui no.”
“Ma allora, se non dovete lavorare, che cosa fate tutto il giorno?”
chiese Megan incredula.
“Facciamo ciò che più ci piace, le cose che amiamo fare. Il nostro
popolo si dedica alle arti, alla letteratura, alla filosofia... Un giorno forse
assisterai ad un nostro concorso poetico, o ad uno dei nostri concerti, e
capirai che non lavorare non vuol dire certo oziare tutto il giorno, ma
piuttosto perseguire gli interessi che ognuno di noi ha, coltivare quelle doti
che ci sono state date perché potessimo goderne noi stessi e farne godere gli
altri. Non credi che dovrebbe essere così per tutti i popoli?”
Megan gli disse non poteva essere più d’accordo
DOVE TROVARLO (NEGOZI
PRINCIPALI)
Amazon
Mondadori
Feltrinelli
Giunti
L’AUTORE
È nata e cresciuta a Genova.
Dopo essersi laureata con lode in Lettere Classiche, si è trasferita in
California dove ha ottenuto un Master in Letterature Comparate presso la
University of California di Santa Barbara. Da anni lavora come traduttrice
professionista dall’inglese all’italiano, ma la sua vera passione è da sempre
scrivere.
Il mondo scout è stato una parte importante della sua vita e per questo
ha voluto creare un personaggio come Megan de Maris, una Guida del Gruppo
Genova XVI, come protagonista della sua serie di romanzi Fantasy per ragazzi.
Le avventure di Megan nel magico mondo di Diaspheria non sono
paragonabili a quelle tipiche degli scout, ma lo spirito con cui le affronta
deve tutto alle sue esperienze di esploratrice, che le hanno insegnato a
cavarsela in ogni situazione, ad essere leale, ad amare la strada e la natura,
ad affrontare le difficoltà con un sorriso... e tanto ancora.
Come l’indomita e divertente protagonista delle Cronache di Diaspheria,
l’autrice vive divisa fra mondi diversi: l’Italia, gli Stati Uniti e il mondo
fantastico dei suoi libri. Quando non scrive, legge molto (e organizza un Book
Club per gli italiani che come lei vivono a San Diego), viaggia, si occupa dei
suoi cavalli e gioca a polo.