lunedì 23 marzo 2020

Segnalazione: "Megan de Maris e il fuoco di Exendil" di Teresa Solari



 
TITOLO: Megan de Maris e il fuoco di Exendil
AUTORE: Teresa Solari
GENERE: Fantasy
CASA EDITRICE: Kazabo Italia

TRAMA
Proprio quest'anno che è capo squadriglia, Megan non potrà andare al campo estivo del suo reparto scout...
Sua zia Tess è scomparsa dopo un'alluvione catastrofica nello Sri Lanka, dove si trovava in vacanza.
Megan è così dovuta partire per la California insieme a mamma e papà. Qui infatti, e precisamente a San Diego, abitava sua zia, e qui la famiglia si trasferisce temporaneamente per prendersi cura delle pratiche relative alla sua scomparsa. La sedicenne Megan, sebbene profondamente addolorata per la perdita della zia alla quale era molto legata, accoglie con entusiasmo la sua nuova vita negli Stati Uniti, pronta a fare tesoro di questa nuova esperienza.
Ma zia Tess si è lasciata alle spalle molto più di una casa e una vita in California: esplorando la soffitta della sua nuova dimora, Megan scopre la cartella clinica di un paziente psichiatrico scomparso e la traduzione di parte di un antico manoscritto, che le aprono le porte di un mondo nuovo... Porte che forse non potranno più essere chiuse.
Questo mondo, Diaspheria, è fatto di passioni, guerra e magia, ed è stretto nella morsa di una lotta fra bene e male. Ma Megan scoprirà che bene e male non sono sempre ciò che sembrano: si renderà conto che forze oscure sono all'opera in Diaspheria e non è possibile fidarsi di nessuno. Dovrà attingere a tutto il coraggio, l'ottimismo, lo spirito di solidarietà e il senso pratico che anni di scoutismo le hanno impartito per essere d'aiuto ai suoi nuovi amici. Insieme si daranno da fare clandestinamente per manovrare gli esiti della guerra imminente e ostacolare i piani di una mente diabolica intenta ad appropriarsi di un'arma di potere assoluto...

ESTRATTO
“Bene, Megan, su, ora vieni con me, mia moglie sarà lieta di incontrarti… E per favore, niente formalità. È vero che ho duecentosei anni e sono il capo del villaggio, ma così mi fai sentire proprio un vecchio barbogio!”
Prese Megan a braccetto e seguendo un sentiero che si snodava fra le case del villaggio la condusse verso la sua abitazione. Attorno a loro, intanto, molti abitanti di Selbis si apprestavano a iniziare la loro giornata. Megan ebbe l’impressione che fossero tutti molto mattinieri, perché la luce, in quello strano cielo, pareva ancora molto fioca. Vero che, non potendo scorgere nulla che potesse essere paragonato al sole, era difficile per lei farsi un’idea di che ora fosse. Il suo orologio, poi, doveva essersi fermato e non poteva esserle di nessun aiuto. Molti Tizi uscivano di casa con cavalletti da artista, pennelli e tubetti di colori; altri avevano una specie di zaino sulle spalle ed un bastone da passeggio in mano; altri ancora sembravano accordare degli strumenti, stando ai suoni che si sentivano provenire dalle case. Megan pensò che forse era capitata in Leutizia in un giorno di festa, e chiese al suo compagno:
“Hobis, dimmi, che cosa si festeggia oggi, qui in Leutizia?”
Lui la guardò con aria interrogativa. “Nulla di speciale, per quello che ne so. Perché me lo chiedi?”
“Beh, mi pare che tutti si stiano preparando per una giornata di vacanza. Guarda ad esempio quel signore, là in mezzo a quel campo che dipinge, o quella donna che raccoglie fiori, o ancora quei bambini che escono di casa con un pallone. Dalle mie parti, questo avrebbe tutta l’aria di essere un giorno di festa!”
Hobis sorrise e annuì col capo, facendo ondeggiare sul petto la sua lunga barba bianca.
“Ah, ora capisco che cosa intendi. Certo, tu vieni dalla Terra, e laggiù le cose che la gente ama fare vengono relegate a pochi momenti, come quelli che tu chiami i giorni di vacanza. Ma vedi, qui in Leutizia le cose vanno diversamente. Da tempo immemorabile, ormai, i nostri maghi protettori ci permettono di vivere una vita meravigliosa. Siamo isolati dal resto del nostro mondo, che chiamiamo il Terzo Emisfero, e nessuno sa della nostra esistenza. Per questo non dobbiamo preoccuparci di alcuna minaccia da parte dei popoli confinanti. E quanto ai nostri bisogni materiali, che in verità sono molto pochi, la terra di Leutizia è così feconda che non dobbiamo darci troppo da fare per coltivarla. Alcuni di noi sono agricoltori appassionati, e con poca fatica sono in grado di ottenere messi molto abbondanti che soddisfano il fabbisogno di tutti. Gli alberi ci danno ogni sorta di frutto, il bestiame si moltiplica senza fatica, e così via. Sì, lo so, sulla Terra le cose vanno diversamente, bisogna faticare per vivere... Ma qui no.”
“Ma allora, se non dovete lavorare, che cosa fate tutto il giorno?” chiese Megan incredula.
“Facciamo ciò che più ci piace, le cose che amiamo fare. Il nostro popolo si dedica alle arti, alla letteratura, alla filosofia... Un giorno forse assisterai ad un nostro concorso poetico, o ad uno dei nostri concerti, e capirai che non lavorare non vuol dire certo oziare tutto il giorno, ma piuttosto perseguire gli interessi che ognuno di noi ha, coltivare quelle doti che ci sono state date perché potessimo goderne noi stessi e farne godere gli altri. Non credi che dovrebbe essere così per tutti i popoli?”
Megan gli disse non poteva essere più d’accordo

DOVE TROVARLO (NEGOZI PRINCIPALI)
Amazon
Mondadori
Feltrinelli
Giunti

L’AUTORE
È nata e cresciuta a Genova.
Dopo essersi laureata con lode in Lettere Classiche, si è trasferita in California dove ha ottenuto un Master in Letterature Comparate presso la University of California di Santa Barbara. Da anni lavora come traduttrice professionista dall’inglese all’italiano, ma la sua vera passione è da sempre scrivere.
Il mondo scout è stato una parte importante della sua vita e per questo ha voluto creare un personaggio come Megan de Maris, una Guida del Gruppo Genova XVI, come protagonista della sua serie di romanzi Fantasy per ragazzi.
Le avventure di Megan nel magico mondo di Diaspheria non sono paragonabili a quelle tipiche degli scout, ma lo spirito con cui le affronta deve tutto alle sue esperienze di esploratrice, che le hanno insegnato a cavarsela in ogni situazione, ad essere leale, ad amare la strada e la natura, ad affrontare le difficoltà con un sorriso... e tanto ancora.
Come l’indomita e divertente protagonista delle Cronache di Diaspheria, l’autrice vive divisa fra mondi diversi: l’Italia, gli Stati Uniti e il mondo fantastico dei suoi libri. Quando non scrive, legge molto (e organizza un Book Club per gli italiani che come lei vivono a San Diego), viaggia, si occupa dei suoi cavalli e gioca a polo.