TITOLO: Dizionario della stupidità
AUTORE: Piergiorgio Odifreddi
GENERE: Saggistica
CASA
EDITRICE: Rizzoli
TRAMA
"Infinito
è il numero degli stolti" scrisse un traduttore
dell'"Ecclesiaste" fraintendendo il testo originale. E dimostrando di
essere lui stesso uno stolto. Fu poi Einstein che, nel riprendere il medesimo
concetto, affermò: "Due cose sono infinite, l'universo e la stupidità
umana, ma sull'universo ho ancora dei dubbi". C'è dunque un punto su cui
il pensiero religioso e quello scientifico concordano: come dimostra
l'esperienza quotidiana di ciascuno di noi, la stupidità - ovvero l'incapacità
di interpretare lucidamente la realtà, e di reagire in maniera adeguata alle
diverse evenienze - è comunissima e pervade ogni ambito, dalla filosofia alla
finanza, dall'amore alla pubblicità. Per difendersi da questo pericoloso
fenomeno, occorre riconoscerlo tempestivamente e saperlo classificare. Ecco
perché Piergiorgio Odifreddi ci offre questo utilissimo dizionario (talvolta
necessariamente alquanto impertinente) in cui, con logica sempre stringente,
smaschera molte fra le più fastidiose manifestazioni di stupidità. Spaziando
tra scienza, cultura, attualità e vita di ogni giorno, ci parla di medicina e
vaccini, rilegge autori classici da Dante a Sartre, ci mette in guardia dalle
assurdità del politically correct e ci insegna a prendere le distanze da
ciarlatani e fattucchiere (ma anche dai banchieri).
ESTRATTO
Applausi Un giorno il logico Georg
Kreisel stava parlando nel suo ufficio di Stanford con dei colleghi, quando si
sentì da fuori un lontano applauso e lui commentò immediatamente: «Sono sicuro
che non c’è motivo di applaudire». Si trattava di una conscia o inconscia fede
nella rivelazione di Sturgeon, secondo la quale il 90% delle cose sono ► cazzate: comprese quelle che si applaudono,
ovviamente.
Ma oltre a ciò che si applaude, sono
cazzate anche gli applausi stessi. Visti dal di fuori, infatti, non danno un
bello spettacolo gli esseri umani che sbattono l’una contro l’altra le mani,
come tante scimmie o selvaggi. D’altronde, gli applausi servivano
nell’antichità per coprire le urla delle vittime sacrificali e per salutare i
gladiatori vittoriosi.
L’aspetto più interessante degli
applausi è forse quello che nessuno nota: il modo, cioè, in cui si produce il
suono. Anche un «applauso a una mano sola», come nel famoso koan, crea onde
acustiche nell’atmosfera, benché in genere di frequenza inferiore all’udibile.
Ma due mani insieme arrivano a far fuoriuscire l’aria compressa persino a
velocità superiore a quella del suono, provocando un’onda d’urto analoga a
quella degli aerei supersonici quando superano Mach 1 (circa 1.200 chilometri
all’ora).
DOVE
TROVARLO (NEGOZI PRINCIPALI)
Mondadori
Feltrinelli
Amazon
IBS
L’AUTORE
Piergiorgio Odifreddi (1950) ha studiato
matematica in Italia, Stati Uni ti e Unione Sovietica, e insegnato logica
presso l’Università di Torino e la Cornell University. Collabora a «la
Repubblica» e «Le Scienze», e nel 2011 ha vinto il premio Galileo per la
divulgazione scientifica.
Tra i suoi libri ricordiamo la trilogia
logica C’era una volta un paradosso, Il diavolo in cattedra (Einaudi, 2001 e
2003) e Le menzogne di Ulisse (Longanesi, 2004), la trilogia geometrica C’è
spazio per tutti, Una via di fuga e Abbasso Euclide! (Mondadori, 2010, 2011 e
2013), la trilogia biografica In principio era Darwin (Longanesi, 2009), Hai
vinto, Galileo (Mondadori, 2009) e Sulle spalle di un gigante su New ton (Longanesi,
2014) e il volume scritto con Benedetto XVI Caro papa teologo, caro matematico
ateo (Mondadori, 2013). Per Rizzoli ha pubblicato Come stanno le cose (2013),
Il museo dei numeri (2014) e Il giro del mondo in 80 pensieri (2015).
CONTATTI
http://www.piergiorgioodifreddi.it/