TITOLO: Il gentilcane
AUTORE: Giulianna D’Annunzio
GENERE: Narrativa
CASA
EDITRICE: Spunto edizioni
TRAMA
"Lui
cominciò a saltellare verso il mio muso per mordicchiarlo ma io, girando la
testa, allungai il collo dal lato opposto per non dargliene modo e cercai di
allontanarmi senza offenderlo. Evidentemente alla fine capì senza farmi
arrivare a metodi più persuasivi e lasciò perdere. Il suo umano parlava con la
mia ammirato per i modi signorili con cui avevo convinto il cagnolino, poi si
rivolse a me dicendo: "Pedrone, sei proprio un Gentilcane!" Mi hanno
dato questo appellativo, ma il mio vero nome è Pedro. Sono stato un cane
fortunato perché ho conosciuto tanti umani che mi hanno voluto bene e tanti
altri cani come me con cui ho condiviso gioie e dolori. Ho ricevuto molto e
spero di aver lasciato un'impronta canina di rilievo. Secondo Giulianna è così
e allora vi racconto la mia storia."
ESTRATTO
Avvicinai la testa al finestrino aperto
allungando il collo nel tentativo di infilare il muso fuori, ma non ci arrivai:
le mie zampe erano corte. Eppure mi arrivava da fuori un inebriante profumo.
Conobbi la primavera.
Il mio fratello più simpatico, quello
tutto nero col petto e le calzette di pelo bianco, si era stufato di essere
sballottato per cui, una volta arrivati, pensò bene di protestare a viva voce
con l’umano rimproverandolo di essere stato alquanto indelicato sia nella
guida, sia nel farci capire di dover scendere dalla macchina.
Continuò ad abbaiare tutto il suo
disappunto quand’ecco che l’umano tirò fuori dalla macchina una ciotola piena
di un pappone dall’odore niente male e iniziò ad addentrarsi nella sterpaglia
facendosi seguire da tutti noi ingenui
cuccioletti.
Poggiò a terra la delizia e noi cinque
non lo degnammo più della minima attenzione.
In lontananza quel rumore di motore
diventava sempre più lieve fino a scomparire.
Buio. Luce. Buio. Luce. Buio.
Qualche volta tornò, l’umano. Emanava
sempre un odore di cattive emozioni, forte disagio e tradimento. Tirava fuori
il pappone e con lo stesso trucchetto si disfaceva di noi e di un po’ di
quel peso che sentiva sulla coscienza. A
volte la fame era troppa, altre volte non ci cascavamo e inseguivamo la
macchina a perdifiato urlandogli che si stava dimenticando ancora di noi.
Ma lui aveva le orecchie piene di quel
rumore di motore o faceva finta di non capire.
Buio. Luce. Buio. Luce.
DOVE
TROVARLO (NEGOZI PRINCIPALI)
-IBS
L’AUTORE
Giulianna D’Annunzio è insegnante di
Educazione Fisica, istruttrice di Fitness dal 1995. Abruzzese, vive in
provincia di Latina. Da sempre ama e condivide le sue giornate con gli animali.
Dopo il viaggio di Pedro, compagno di mille avventure, sul Ponte Arcobaleno, scrive
il primo romanzo, Il Gentilcane pubblicato da Spunto Edizioni, a cui
fanno seguito Ti do una zampa, Un gatto randagio ma non troppo,
ancora editi da Spunto Edizioni e La Grotta del Tempo.
Attualmente i suoi “musi ispiratori”
sono quattro gatti (Annika, Bagheera, Ocelot e Diego) e naturalmente Saetta, la
fedele coautrice di questo blog.
CONTATTI
https://saettadicepensieriaquattrozampe.wordpress.com/
SE VOLETE LEGGERE LA MIA RECENSIONE LINKATE QUI!