TITOLO: Con te ho trovato la luce (vol.1 e vol.2)
AUTORE: Erika Anatolio
GENERE: Fantasy
CASA
EDITRICE: Amazon
TRAMA
(Libro
primo)
Senza un’identità e senza ricordi a
causa di un incidente misterioso, Melanie Merez non sa più chi sia. Trasferita
a Edimburgo, si sente spaesata e persa. Nella nuova scuola nessuno vuole
esserle amico e un ragazzo dagli occhi grigi di un cielo in tempesta non
esiterà a farglielo notare. Bellissimo e tenebroso, Melanie non può proprio
fare a meno di innamorarsene. Ma non è solo il suo passato a essere avvolto dal
mistero, perché anche i suoi compagni di scuola nascondono qualche segreto: una
ragazza svanita nel nulla e un tesoro nascosto nel cuore del parco nazionale di
Trossachs. Melanie farà di tutto per svelare questi misteri e non mancheranno
altri ad aggiungersi, come di qualcuno che ogni notte, in sella a una moto, le
lascia dei boccioli di rosa bianca. Ma chi è? E perché nessuno vuole parlare
del suo passato? Chi era la ragazza scomparsa? Ha a che fare con il tesoro che
non doveva conoscere?
(Libro
secondo)
Dopo due mesi a Edimburgo, Melanie è
riuscita a integrarsi nel Club di Arti marziali. Shane, il ragazzo di cui è
innamorata la ricambia, quindi non potrebbe essere più felice di così.
Tuttavia, ancora il "suo passato" sembra irraggiungibile e il tesoro
a Trossachs introvabile. Melanie, però, non si dà per vinta e, grazie agli
indizi lasciati qua e là e da incredibili alleati, sa che non tutto è perduto.
In questo secondo capitolo della serie, Melanie dovrà racimolare tutto il coraggio che ha per cercare di scoprire la verità. Avrà abbastanza forza, dentro di sé, per accettare la verità e perdonare chi le ha mentito per tutto questo tempo? Tra colpi di scena e panorami scozzesi mozzafiato, Melanie condurrà il lettore dentro alla sua storia, ricca di segreti.
In questo secondo capitolo della serie, Melanie dovrà racimolare tutto il coraggio che ha per cercare di scoprire la verità. Avrà abbastanza forza, dentro di sé, per accettare la verità e perdonare chi le ha mentito per tutto questo tempo? Tra colpi di scena e panorami scozzesi mozzafiato, Melanie condurrà il lettore dentro alla sua storia, ricca di segreti.
ESTRATTO
(dal primo libro)
Io? Che desideravo diventare a tutti i
costi una criminologa? Era qualcosa d’impensabile.
Seguire quella pista era stata la cosa
più eccitante che mi fosse mai capitata.
Ma se avessi anche immaginato che un
giorno mi sarei trovata in una situazione del genere, forse avrei preso delle
decisioni diverse. Ormai ero lì, distesa su un sudicio terreno a piangere
perché avevo scoperto qualcosa di più grande di noi e le nostre vite sarebbero
cambiate.
Con grande fatica mi rialzai e in quel
momento un fascio di luce m’illuminò, gelandomi il sangue.
«Eccola lì. Prendetela!» urlò uno degli
uomini che mi inseguivano.
Cercai di correre via quando una mano mi
agguantò la giacchetta ma mi divincolai riuscendo a liberarmi dell’indumento.
Dal buio un’altra mano mi afferrò i capelli. Il dolore fu così insopportabile
da farmi uscire le lacrime. Non mi sarei arresa senza lottare. Intorno a me
sentivo un caos di voci, non riuscivo a distinguere nulla.
Ripensai al mio ragazzo e, quando mi
girai, assestai una ginocchiata nello stomaco dell’uomo che mi stava
strattonando la testa. Mi lasciò con una smorfia sorpresa mentre si accasciava
a terra. Avrei voluto infierire ma ne stavano arrivando altri e tornai a
correre, inoltrandomi nella vegetazione.
Scappai con il pensiero fisso delle
torture che avrei subito se mi avessero acciuffata.
La foresta era immobile, fredda,
spaventosa. Non si sentivano versi di animali che in altri momenti mi avevano
fatto compagnia.
A ogni passo il corpo mi faceva sempre
più male. Zoppicavo e dovetti mordermi l’interno guancia per non gridare.
Arrivai in un punto in cui vi erano dei cespugli e mi infilai dentro. Il vestito
si strappò e i rami mi provocarono delle profonde ferite sulle braccia e sulle
gambe.
Poco distante, c’era una quercia su cui
amavo sempre arrampicarmi. Mi ci diressi, issandomi. Arrivai in cima poco prima
che il bosco s’illuminasse e gli uomini passassero lì vicini, superandomi. Un
senso di vittoria mi pervase, allontanando la paura. Ero riuscita a sfuggirgli.
Aspettai qualche lunghissimo e tesissimo
minuto in cui lo stomaco si chiuse in una morsa dolorosa, prima di decidermi a
scendere e riprendere a correre da dove ero venuta. Avevo superato un sentiero
invisibile a un occhio inesperto e mi avrebbe portata dritta al posto segreto.
Ormai ero rimasta sola. Con un po’ di fortuna, sarei riuscita a nascondere i
documenti per riprenderli una volta che la situazione si fosse calmata.
Un pensiero mi attanagliava: come
avevano fatto a scoprirmi? Nessuno mi aveva vista. Ero stata attenta a evitare
le telecamere. Non c’era altra spiegazione: qualcuno li aveva avvertiti ed era
uno di noi.
Il solo pensiero di un traditore tra i
miei amici era spaventoso.
Scesi dallʼalbero e mi inoltrai in quel sentiero finché non raggiunsi una quercia
dagli enormi rami ricoperti di edera. Mi arrampicai e raggiunsi il posto in cui
avrei nascosto quel faldone. Verso
l’estremità alta del tronco c’era una tana profonda e abbandonata, nascosta
dall’edera. Era impossibile vederla da fuori. Si poteva trovare solo tastando.
Con molta cura infilai il plico e rimisi al suo posto l’edera.
Da quel momento, tutto ciò che potevo
fare era allontanarmi senza farmi scoprire e andarlo a riprendere in un secondo
momento.
Quello che avevo fatto avrebbe avuto
delle conseguenze molto forti e pesanti. Ero entrata nella casa del sindaco e
gli avevo rubato dei documenti che lo mostravano colpevole di rapimento e
omicidio. Tutta quella storia aveva un pesante risvolto sulla vita del mio
ragazzo e del mio migliore amico. Non vedevo l’ora di ritrovarli e raccontare
loro la verità.
Con quei pensieri per la testa e un
nuovo rigore, camminai veloce e quando arrivai in strada ne fui felice. Mi ero
allontanata molto e scrissi loro un nuovo messaggio per dirgli di venirmi a
prendere. Avrei forse dovuto attendere un poʼ. Mi sedetti su una roccia, nascondendomi più che potevo alla vista.
Nel frattempo feci il punto della
situazione: le gambe mandavano fitte dolorosissime e la gola bruciava.
Udii un rumore alle spalle che mi fece
salire il cuore in gola per poi farlo battere all’impazzata: erano le voci
degli inseguitori.
Alla fine, non avevano perso le mie
tracce.
DOVE
TROVARLO (NEGOZI PRINCIPALI)
Amazon
L’AUTORE
Erika Anatolio
si definisce prima di tutto una fervida lettrice. Ha passato tutta
l’adolescenza con un libro in mano, immergendosi in migliaia di storie,
conoscendo amici che l’hanno accompagnata in un periodo difficile della sua
vita e scoprendo migliaia di mondi diversi che le hanno permesso di accrescere
l’immaginazione al punto tale di creare delle vere e proprie storie. Secondo
lei non c’è nulla che più ami di trovare un libro che la tenga incollata alle
pagine fino alla fine, tanto da non voler fare più nient’altro. Il romanzo “Con
te ho trovato la luce” è il primo di una serie definita “La luce”. Nata e
cresciuta a Roma, è del 1991.
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https://www.goodreads.com/author/show/17931497.Erika_Anatolio