venerdì 26 marzo 2021

Segnalazione: "Olympos, diario di una dea adolescente" di Teresa Buongiorno




TITOLO: Olympos, diario di una dea adolescente
AUTORE: Teresa Buongiorno
GENERE: Fantasy
CASA EDITRICE: Salani editore

TRAMA
Per procurarsi l'eterna giovinezza, il dottor Faust vendette l'anima al diavolo. Ebe, figlia di Zeus, ritiene invece che l'eterna giovinezza sia un pesante fardello, e invidia i suoi fratelli che diventano grandi, mentre lei sembra condannata a restare adolescente per sempre.
Nell'Olimpo leggendario, dove le è stato assegnato il compito di servire nettare e ambrosia, Ebe cerca se stessa, spesso travolta dalle vicende della sua regale famiglia, estrosa e bizzarra, litigiosa e imprevedibile.
Finché un giorno anche per lei arriva l'amore: è bello, forte, non ha paura di niente, e - soprattutto - non è assetato di potere.
Ecco una nuova Mitologia in 90 capitoli che sembrano 90 eccitanti puntate di una MITONOVELA. Mai serie televisiva ha contato più interpreti, più amori, più figli segreti, più vendette.

ESTRATTO
Quello che doveva essere un lieto evento è diventato un dramma. Altro che inviti e regali: il fratellino ha portato subito un grande scompiglio.
Fin dall’alba Ilizia, che ha sedici anni e già pratica le arti mediche, era al capezzale di mia madre: immagino che le mettesse pezzuole bagnate sulla fronte. L’avevo vista armeggiare con bacili di rame e teli immacolati, aiutata dalla zia Estia, la classica zitella che ha rinunciato a una famiglia sua per occuparsi di quella dei fratelli, magari soltanto perché nessuno l’ha voluta.
Il mio aiuto non è richiesto: sono troppo piccola, secondo loro. Il babbo era uscito con la biga, nervoso, senza aspettare che gli venisse chiesto d’allontanarsi: la presenza maschile non è gradita, in queste cose di donne.
Gironzolavo nei pressi dell’appartamento della regina, curiosa per questo rito segreto, ma quando ho sentito le sue urla mi sono precipitata dentro, e nessuno mi ha fermato. La mamma, discinta, con i capelli in disordine, teneva il bambino tra le mani, distante da sé, e lo guardava con raccapriccio.
Era proprio brutto, come diceva la mia margherita: rosso e grinzoso, scheletrico, non il putto grassottello e tenero che avrebbe dovuto essere. Ilizia piangeva, come se fosse stata sua la colpa di tanta bruttezza.
Io - imprecando tra me e me contro il mio stupido gioco - ho cercato di dire qualcosa di carino, e già Ilizia tentava di attaccarlo al seno della mamma, come se il suo latte potesse fare miracoli.
Il bambino ha ciucciato un po’, a fatica, gorgogliando. Madre Era lo guardava con occhi assenti. A un tratto si è tirata su, e col bambino in braccio, canticchiando una tiritera incomprensibile, è uscita sul balcone.
Ilizia mi ha messo un braccio sulla spalla, e proprio in quel momento è accaduto il disastro: la mamma ha smesso di cantare e ha detto, piano ma distintamente: «Piccolo Efesto, hai vissuto anche troppo». E lo ha buttato di sotto.
Lui è andato giù, tra le nuvole, come una bambola di pezza. Con gli occhi della mente l’ho visto rimbalzare di dirupo in dirupo... Perché la nostra casa - la reggia - è in cima al monte Olimpo, una montagna sempre incappucciata di nubi, e si può soltanto immaginare il mare che schiuma sul fondo.
Ilizia è caduta in ginocchio, con le mani nei capelli, e ha incominciato a ululare. Zia Estia le ha congiunte, le mani, sul grande petto ansimante. Io sono rimasta ferma, impietrita. Lacrime d’ambra scendevano dai nostri occhi, e subito diventavano perle, rotolando sul pavimento dorato.

DOVE TROVARLO (NEGOZI PRINCIPALI)
Mondadori + Kobo store
Feltrinelli
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L’AUTORE
Teresa Buongiorno vive a Roma, dove ha fatto studi storici. Quando si è trovata alle prese con archivi e biblioteche, si è accorta di conoscere troppo poco la vita per essere in grado di ricostruire il passato.
Così è diventata giornalista, ha girato in lungo e in largo per il mondo, ha intervistato grandi personaggi e negli anni Settanta ha firmato famosi programmi per bambini (come Giocagiò e Il gioco delle cose). Per una decina d’anni è stata titolare di una rubrica fissa sul Radiocorriere TV riservata alla cultura dell’infanzia.
A questo punto le è venuto il desiderio di cimentarsi con la narrativa per ragazzi, divenendo autrice di romanzi storici e racconti per bambini dove l’attualità si fa favola. Questa volta è salita fin sull’Olimpo per riportarci il diario di una dea ragazzina.
(dal dorso del libro)